Eccoci di ritorno per parlare di un argomento che in questi ultimi giorni sta facendo nascere accese discussioni in rete tra professionisti del settore e non...il nuovo logo del Campionato mondiale di Formula 1. Rottura con il passato o necessario rinnovamente? Entrambi secondo noi, ma analizziamo meglio la situazione.
In una Formula 1 che ormai regala ben poche emozioni, in cui le gare sono corse in solitaria di uno o al massimo 2 team (e tutti i restanti a mangiare briciole), un rinnovamento è sicuramente necessario. Rinnovamento che segna l'era pre-Ecclestone da quella post-Ecclestone e che parte dal brand identity, forse l'elemento più caratterizzante e che più facilmente viene notato.
Un logo completamente nuovo, in cui troviamo elementi che richiamano fortemente l'elemento principe della Formula 1 ossia la pista, l'asfalto...e a detta di Liberty Media, società proprietaria del gruppo Formula 1, una proiezione al futuro ed al digitale.
Diciamoci la verità, il vecchio logo era ormai iconico, entrato nel DNA degli appassionati e dei piloti i quali non sono molto contenti di questo cambio di imamgine. A detta di molti il vecchio era di gran lunga migliore del nuovo, addirittura c'è chi lo associa ai loghi utilizzati nei videogame e di qualche console di inizio anni 90 (Vedi SEGA)
Tecnicamente non è neanche tanto male...le forme sono descritte da figure geometriche semplici, risulta quindi molto armonico alla vista (forse più del precedente) ma abbiamo qualche dubbio sulla sua leggibilità a lunghe distanze (di conseguenza a dimensioni molto piccole). Il sottile tratto bianco che delimita le "corsie" e che fa da crenatura tra le due lettere "F" e "1" è forse troppo piccolo e rende la composizione più assimilabile ad una A, se vista a distanze elevate.
Comunque sia, che piaccia o meno, ormai i giochi sono fatti e salvo qualche ripensamento (molto difficile che accada) in questi casi l'unica frase che ci viene in mente è...the show must go on.
Alla prossima!
Volantini in bassa tiratura, stampa a colori solo fronte su carta 120 gr.
Biglietti da visita formato mm 85x50, stampa a colori solo fronte su cartoncino perlato 285 gr.
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E' nata la nuova Google! Nuova per modo di dire, l'azienda del noto motore di ricerca di mountain view si rinnova e rifà il suo look.
Dopo le recenti vicissitudini in casa Google con la creazione della nuova società Alphabet inc. che incorporerà al suo interno Google inc. inizia la trasformazione del nuovo brand in qualcosa di nuova ma che rimane saldamente collegato alle radici del passato.
E' di ieri infatti la notizia e l'adozione (che quasi tutto avrete visto) del nuovo logo che va a sostiuire quello ridisegnato nel 2013.
Un nuovo logo, a detta dell'azienda, che segue il rinnovamento del motore di ricerca da semplice strumento utilizzabile unicamente da pc che nel tempo è diventato un contenitore di servizi fruibili su una moltitudine di dispositivi. Vengono abbandonate le "grazie" del vecchio logo e sostituite con un nuovo carattere dallo stile bastoni con un differente peso, quindi più marcato del precedente e maggiormente visibile anche su schermi piccoli. Ma il rinnovamento grafico di Google non si ferma qui, prossimamente assisteremo ad un re-branding dei suoi famosi servizi (maps, google+, drive ed altri...) in linea con la nuova identità aziendale.
Insomma un cambiamento che testimonia l'enorme dinamicità di questa azienda (Google ogni 2 anni effettua un restyling od un cambio di logo), sempre al passo con i tempi e chissà quali sorprese riserverà in futuro per noi utenti. E a voi piace il nuovo logo di Google? Fatecelo sapere con i vostri commenti...
In occasione della presentazione della Giulia, la nuova berlina sportiva che avrà il non facile compito di riportare al top un marchio italiano che ha fatto storia nell'automobilismo, nel rinnovato museo Alfa Romeo di Arese è stato presentato il nuovo logo del brand italiano.
Più che di nuovo possiamo sicuramente parlare di un restyling dell'attuale logo con un adeguamento grafico che lo semplifica e modernizza senza però distaccarsi dalla tradizione che racchiude. Ritroviamo infatti la croce con il biscione rappresentati con i colori verde e rosso che, a differenza del vecchio logo, ora sono su fondo chiaro e la scritta Alfa Romeo bianca adagiata su un cerchio a sfondo blu. Un restyling che ne facilita la leggibilità e soprattutto la riproducibilità e che racchiude in esso un codice cromatico tutto italiano (anche se c'è chi vede nei colori blu, bianco e rosso un pò di U.S.A.).
Creato anche un nuovo payoff "La meccanica delle emozioni", sicuramente azzeccato e toccante per certi versi, che racchiude in quattro semplici parole una gloriosa tradizione.
Piccola parentesi patriottica, noi di Graphic Addicted siamo italiani e nel nostro piccolo facciamo parte del mondo del design e non possiamo che essere contenti ed orgogliosi che in questo paese, nonostante tutti i problemi esistenti, sia ancora forte la voglia di tornare a riprenderci il posto che stavamo dimenticando di avere...quello dell'eccellenza nello stile e ieri, la nuova Alfa Romeo Giulia, ha dimostrato che il nostro popolo quando vuole non è secondo a nessuno.
Veramente singolare il test a cui si sono sottoposti 2 giovani Kristie e Tavis.
Sono giovani, hanno 30 anni, si stanno per sposare ed ovviamente molto innamorati ed hanno voluto sottoporsi ad un esperimento di MakeUp Ageing
Sotto le mani esperte di makeup artist sono stati fatti invecchiare per tre volte di 20 anni ciascuno quindi avranno 50, 70 e 90 anni.
Un video ne ritrae le loro reazioni a guardarsi l'un altro durante il loro viaggio nel tempo e secondo voi quali sono state?
Quelle di 2 ragazzi che si amano al di là del loro aspetto fisico, quindi sognano la loro vita assieme al di la del tempo, immaginando i loro nipoti e le giornate passate in veranda (ed anche se saranno sessualmente attivi a dir la verità!).
L'esperimento è una puntata speciale di "100 Years of beauty", una serie creata da Cut Video, dove vari modelli si trasformano per analizzare il cambiamento di percezione della bellezza in una determinata cultura nel corso di 100 anni.
Certo siamo contenti per Kristie e Tavis e per il loro amore sperando che li aiuti a superare anche i problemi che affronteranno nel corso della loro vita oltre quello dell'invecchiamento. Purtroppo è un dato di fatto ma in Italia dal '95 al 2010 i divorzi sono raddoppiati e lo stato invece di incentivare politiche che aiutino a mantenere unita una famiglia accorcia i tempi per ottenere un divorzio.
Il suo nome è Affinity Designer ed negli stati uniti sta scalando le classifiche dei software più venduti nell App Store Apple.
In Italia è solo al decimo posto (solo per modo di dire) ma sta pian piano conquistando fiducia tra gli utenti professionali e non.
Prodotto dalla software House Serif Affinity Designer si pone come valida alternatica ai più blasonati software di disegno vettoriale su piattaforma OSX, ad un prezzo altamente concorrenziale di 39,99 € offre funzionalità avanzate nella gestione dei vettori e di modalità artistiche che lo rendono un reale concorrente di Illustrator (e su alcune funzioni anche migliore).
L'applicazione supporta Curve di bezier, importazione di file .PSD ed importazione/esportazione di file .PDF anche in modalità quadricomia, gestione colore a 16bit, macherature, gestione livelli con opacità, possibilità di zoom fino all'800% e molte altre funzioni che non faranno rimpiangere ai professionisti del settore software come Illustrator, FreeHand o Corel Draw.
La software house è ovviamente molto contenta del successo che sta avendo il loro prodotto e sono già al lavoro su Affinity Photo, dedicato al fotoritocco e su Affinity Publisher dedicato al Desktop Publishing professionale. Insomma se il buongiorno si vede dal mattino ne vedremo sicuramente delle belle e chissà se non ci sarà un porting su piattaforma Windows e perchè no, anche su piattaforma Linux.
A questo link potrete visionare tutte le caratteristiche del software e vi lasciamo con un video che ne spiega le funzionalità.
Con l'arrivo dell'estate Sammontana si rifà il look svecchiando il suo brand per la nuova stagione 2015.
Una nuova versione che modernizza il vecchio logo, il più longevo dell'azienda di Empoli, disegnato nel 1981 da Milton Glaser che rappresentava un cono dalle sembianze "umane".
La nuova identità mantiene inalterate le caratteristiche del logo di Glaser (che ricordiamo aver disegnato anche il famosissimo I love NY) mantendendo inalterata la riproduzione del cono ma semplificando e modernizzando gli elementi grafici di contorno eliminando le traccie ed i riempimenti che definivano l'arco lasciando solo gli elementi di lettering "Sammontana - Gelati all'italiana" a definirlo.
La novità è stata annunciata tramite una newsletter in cui si ripercorrè tutta l'identità dell'azienda partendo dal primo logo disegnato dal pittore Sineo Gemignani che raffigurava un corsaro che strizzava l'occhio.
Lo stesso corsaro su poi ripreso per rappresentare "un tesoro di gelato". La prima raffigurazione umana del cono avviene negli anni 70, ripresa e modernizzata poi da Milton Glaser.
Insomma un re-branding a nostro avviso necessario che proietta un'azienda dalla grande storia nel futuro.
E voi cosa ne pensate di questo nuovo logo?
Fonte: Brand Identikit
Continuiamo a parlare di Google, in questa mite mattinata di primavera
è infatti di ieri la notizia dell'ufficializzazione di Project Fi, un nuovo servizio che mira a rivoluzionare il sistema della telefonia mobile, per adesso solo negli Stati Uniti (come sempre d'altronde).
Ma in cosa consiste Project Fi?
Alla base del progetto vi è la promessa da parte di Google di permettere ai suoi clienti una connessione ad internet sempre attiva, ovunque ci troviamo. Google in America tra i suoi servizi annovera anche quello di operatore di rete virtuale (come da noi in Italia Poste Mobile per farvi un esempio) e stringendo uno storico accordo con i due principali operatori di rete statunitensi (T-Mobile e Sprint) permetterà ai suoi clienti di essere sempre connessi alla rete ovunque loro si trovino. Quando non vi è possibilità di connettersi tramite operatori fisici la connessione verrà commutata automaticamente su uno dei tanti hot-spot wi-fi certificati da Google presenti sul territorio. Tale tecnologia sarà attuabile tramite un connubio tra sistemi software ed hardware, l'attuale Motorola Nexus 6 ha già attivo al suo interno l'hardware ed il software necessario per uno switch istantaneo tra reti mobili e wi-fi.
Ma la vera rivoluzione sarà nel proprio numero telefonico che verrà spostato dalla SIM fisica al cloud.
Ciò significa che se ci siamo dimenticati lo smartphone a casa potremmo comunque continuare a telefonare e navigare tramite un tablet od un altro dispositivo, il numero quindi non sarà più presente nella classica scheda SIM ma ci seguirà ovunque noi andiamo. Attualmente è il contrario, il numero risiede sulla nostra scheda SIM e se non abbiamo con noi il dispositivo in cui è inserita, non possiamo usufruirne.
A questo link potete approfondire, se vi interessa, queste questioni.
Le prerogative per una rivoluzione ci sono tutte e speriamo che anche in Italia ed in Europa Google riesca a portare un sistema del genere, noi abbiamo i nostri dubbi ma la speranza è l'ultima a morire.
Voi cosa ne pensate? Siamo curiosi di conoscere le vostre opinioni in merito.