In tanti ci hanno provato, ma Affinity Photo sembra essere il prodotto più convincente in grado di contrastare, almeno in parte, la supremazia del blasonato e diffusissimo photoshop. Nell'anno dei 25 anni Photoshop sembra avere un deciso e agguerrito concorrente che già sta dando molto filo da torcere con il suo progetto antagonista di Adobe Illustrator, ovvero Affinity Designer.
Da Gimp a Corel, da fireworks a krita, molti ci hanno provato e ci provano ancora, ma lo scettro non è mai stato veramente tolto dalle mani dell'Adobe. Affinity Photo riesce inizialmente in questo intento, cercando di acquisire una fetta di mercato consistente anche grazie alle positive recensioni e premi conquistati con Affinity Designer.
Il progetto non è recente, si parla del 2013. Due anni intensi di beta sono serviti a migliorare e a stabilizzare lo stesso che ora trova spazio nella sua versione definitiva all'interno dell'Apple store al costo di soli 49,99 euro.
Ma che potenzialità ha Affinity Photo?
Beh, il prezzo è uno dei primi. Sapete quanto costa una licenza di Photoshop? no? Beh, fatevi un giro sul sito dell'Adobe e la comparazione sarà semplice e a favore di Affinity Photo senza l'uso di una calcolatrice. Una licenza vi permette di installare in modo perpetuo il software sulla propria macchina (senza abbonamento quindi). Chi apre una nuova attività potrebbe essere fortemente attratto da un software che sostanzialmente svolge le principali funzioni professionali e consumer svolte da Adobe Photoshop.
Secondo aspetto è il peso sul vostro Mac. E' di gran lunga inferiore ad Adobe Photoshop, visto che occupa all'incirca 600 Mb
Terzo aspetto è quello di avere un interfaccia molto simile a quella che già conoscete, lavorando su una qualsiasi versione di Adobe Photoshop recente... quindi sarà facile riorientarvi tra i comandi. Anzi, l'interfaccia si apre in 4 aree di lavoro facilmente richiamabili tramite delle icone dedicate:
Sono tante le similitudini con Adobe Photoshop, questo è chiaro, così come i punti di forza e i punti di debolezza rispetto ad esso.
Tra i punti di forza troviamo ad esempio una gestione automatizzata dei nomi con suffissi, importantissimi per chi sviluppa siti e applicazioni web based.
Vi lasciamo al video che sintetizza molto bene le potenzialità del programma.
Affinity Photo from MacAffinity on Vimeo.
E' successo e speriamo succeda con maggior frequenza. Un caso fortunato quello di Ruairì Robinson (che non è proprio l'ultimo arrivato essendo l'autore di Last Days on Mars, film brillante del 2013). Qualche giorno fa ha diffuso un suo corto sperimentale in rete dal titolo "The leviathan" con una caldissima accoglienza da parte degli amanti e non del genere. Tre minuti circa di computer grafica ed ambientazioni brillantemente irreali. Non è passata neanche una settimana, perchè qualcuno prendesse sul serio la questione anche grazie alla crisi di idee che attanaglia la maggior parte delle sfornate Hollywoodiane da quache tempo. E non due persone a caso, ma Neill Blomkamp e Simon Kinberg (x-men, District 9, Elysium vi bastano?). La collaborazione ha il sapore del ritrovo di vecchi compagni di lavoro, in quanto i due hanno già collaborato per Humandroid e Elysium. La sceneggiatura, invece, sarà opera di Jim Uhls. Se non ce la fate più a vedere reboot, remake e spin-off è il momento di dare in pasto ai vostri occhi una cosa davvero interessante.
Vi siete persi questo nuovo prototipo di stampante 3D? Ci pensiamo noi. Sappiamo bene che uno dei limiti della stampa 3D è la velocità di esecuzione. Non ci sono stati grandi progressi e miglioramenti in questo senso, ma forse stavolta possiamo ritenere che non sia così. Carbon 3D, nuova startup, ha implementato un metodo basato su una resina fotosensitiva che colpita da un laser solidifica all'istante, nei punti in cui viene colpita. In sostanza non si parla più di stampa per punti, ma si parla di stampa per piani, che è un pò la fondamentale innovazione del metodo. L'azienda è in attesa di concludere un accordo di 41 milioni di dollari ed è quindi molto riservata sulla tecnologia e sulla composizione chimica dei materiali. Sicuramente si tradurrà in un sistema più economico, meno soggetto a manutenzione e meno dispendioso in termini di spazio. Non ci credete? vi conviene guardare il video!
Metti insieme tre visionari artisti come Tarek Mawad (3D artist), Friedrich Van Schoor (Multimedia designer) e Achim “Künstler” (conosciuto come UFO Hawaii, compositore e produttore) e otterrete il risultato che state per vedere. Per fare tutto ciò hanno usato la tecnica del videomapping ispirandosi ai fenomeni bioluminescenti, tipici di alcuni esseri viventi. E' un cortometraggio di 4 minuti, girato all'interno di una foresta. il progetto cerca di rendere viva la foresta, tessendo su di essa micro emissioni di luce. Cortecce, funghi, foglie, rami si accendono in un incantesimo tecnologico nella quiete solenne del bosco, accompagnati da effetti sonori perfettamente sincronizzati al visivo che aumentano ed amplificano questo fenomeno simulato. Siamo abituati a vedere questo tipo di tecniche su grandi superfici Architettoniche per ricreare effetti spettacolari, ma qui il risultato non è da meno, anzi. Questa interazione dimostra che si può produrre artisticità in natura senza distruggerla, ma traendone qualcosa di positivo e poetico.
Per comunicare il loro lavoro hanno un sito dedicato in cui viene illustrato tutto il progetto, ma se siete pigri potete gustarvi il cortometraggio e il making-off qui sotto, sul nostro blog.
Projections in the Forest from 3hund on Vimeo.
Behind the scenes - (Projections in the Forest) from 3hund on Vimeo.
Opere che si animano, immobilità che diventa espressione temporale. Tutto questo grazie ad un creativo italiano: Rino Stefano Tagliafierro. 9 minuti e 49 secondi di pura magia.
B E A U T Y - dir. Rino Stefano Tagliafierro from Rino Stefano Tagliafierro on Vimeo.